La rete, il web, il cyberspazio, che significa spazio di navigazione, è una realtà in cui accadono in ogni momento miriadi di dinamiche di ogni genere.
Come un grande porto di mare è un portale attraverso il quale si accede a opportunità e rischi di ogni tipo.
Imparare ad essere consapevoli almeno di una parte di queste possibilità, è una responsabilità che ci dobbiamo prendere, per noi e per i ragazzi che in qualche modo dipendono da noi, i quali hanno di solito una grande capacità pratica di navigare, ma scarsa consapevolezza delle implicazioni e delle regole che la navigazione prevede.
Questa conferenza interattiva, non ha la pretesa di esaurire un argomento ampio come questo, ma di sollevare il problema e stimolare riflessioni e comportamenti più attenti, in merito ad una rivoluzione continuamente in atto, che certo non si tratta di fermare e tantomeno di negare, ma piuttosto di conoscere meglio per imparare come trarne il massimo dei vantaggi, evitandone quanto più possibile gli influssi potenzialmente nocivi.
La conferenza è intesa come interattiva, in quanto ogni partecipante avrà anche la possibilità di intervenire per dare o chiedere contributi di approfondimento e chiarimento.
IL “BENESSERE ESPOSITIVO”
Uno dei grandi contributi offerti dalla rete sono i social network: Facebook è probabilmente quello più diffuso tra i giovani e certamente tra gli adulti.
Milioni di persone entrano in una nuova connessione tra loro.
Quali i vantaggi e quali i rischi?
Pubblicare qualcosa di sé, esporre proprio materiale creativo, ha certamente una ricaduta benefica sul sistema psicofisico e può condurre ad un’espansione della propria dimensione energetica: questo è senza dubbio un tema centrale, da elaborare ed approfondire, poiché troppo spesso viene sottovalutato relegando la cosa a puro e semplice passatempo.
D’altra parte esistono anche rischi: non solo quelli della sicurezza, ormai noti, anche se ancora sottovalutati, ma anche quelli di accomodarsi nell’illusione di realtà virtuali, che nutrono più il proprio narcisismo che la propria interazione reale con il mondo.
Ad esempio la pratica sempre più invasiva del copia e incolla, può atrofizzare con il tempo una parte delle capacità creative dell’individuo, soprattutto se comincia a diventare dominante in giovanissima età.
Altri elementi di rischio sono la propensione ad un narcisismo statico a scapito di un salutare dinamismo psicofisico, la tendenza a dare più spazio e valore all’immagine di sé piuttosto che alla propria autenticità reale: questi ed altri elementi, correlati all’uso e all’abuso dei social network, saranno analizzati ed eventualmente discussi.
IL POTERE DELLA CONDIVISIONE
Un’altra delle grandi opportunità offerta dai social network è quella che va incontro ad un bisogno primario dell’organismo umano: quello di connettersi con gli altri, di stare in contatto, di comunicare.
Si tratta di un bisogno che va al di là della nostra consapevolezza e coinvolge in primo luogo la sfera emozionale, quella più viscerale e primitiva: è un’eco lontana ma molto presente di quell’attaccamento alla madre che è stata la culla della nostra vita.
In rete infatti non si è mai soli, c’è sempre qualcuno con cui stare in connessione, e già anche solo la connessione alla rete, magari per cercare soltanto informazioni, ci dà un senso di appartenenza a qualcosa di più grande della nostra entità personale.
D’altra parte per alcuni, soprattutto i più giovani e i più fragili, è presente il rischio che questa sensazione di connessione diventi un surrogato della reale capacità di stare positivamente con gli altri: oltre al fenomeno del ritiro pressochè totale, denominato con voce giapponese hikikomori, c’è anche la propensione a condurre alcune pratiche di comunicazione più attraverso la rete che non di persona, fino a fenomeni estremi come il cyberbullismo.
Senza giungere a questi casi limite, molto diffuso e non privo di rischi psicosomatici è anche l’accomodarsi nell’illusione di relazioni virtuali, che nutrono più il proprio narcisismo che la propria interazione reale con gli altri.