Mamma mia!
mi è scappata una poesia
tra le bizze dei festoni
nel crepuscolo dei doni…
È scappata in un Natale
oramai fine a se stesso...
La rincorro nella sera
per trovarla ancora intera...
Me l’ha chiesta mia sorella
proprio quella proprio quella!
Per far ridere i fratelli
proprio quelli proprio quelli!
C’è persino mio cugino
che offre sempre del buon vino
che magari se l’aspetta…
Tocca farla un po’ di fretta!
Qui però viene la notte…
Santo Stefano si appresta
ad aprire la finestra
sugli avanzi di un Natale
di narici tamponate
di salive pretestate
tavolate distanziate
troppi brindisi remoti
mascherine abbandonate
come fosse carnevale...
Niente male niente male…
E così prima di notte
con le muse mezze cotte
rifinisco la poesia
che sia almeno un poco mia…
Sì perché ci credo ancora
che la luce dell’aurora
porterà l’ispirazione
prima dell’espirazione…
Non storcete qui la bocca…
questo è quello che ci tocca
nel momento della vita…
Respirare respirare…
Com’è dolce questo mare!
(immagine di K.T.)