La traccia, 14.8.16
Sto macerando anzitempo
(almeno spero)
la vecchiaia futura
come vecchio sparviero
che punta la sua preda...
la vita affonda
e mi soccorre l'onda
della poesia
e lentamente volo
a un altro modo
e verso un altro mondo...
ma voi che siete
visibilmente umani
e resterete ancora
qualche tempo...
prestate ascolto
al movimento
che avete dentro
prima di andare fuori
nel firmamento
dei segni
e dei sogni...
imparate chi siete...
che non lo sa vostra madre
o vostro padre...
né i vostri sacerdoti...
e neanche Google
vi può connotare...
pigliatevi la vostra libertà
d'impararlo ogni giorno
come un pulcino
dentro all'aia gaia
di questa vita
che è un dono del mistero
che ci abbraccia
e ci agghiaccia...
lasciatemi lasciare
questa traccia
di me
per chi la vuole...
imparate il presente
che voi siete:
un insieme immanente
piuttosto sconosciuto,
miracolo irripetibile
dell'universo
nato in un punto
del tempo e dello spazio...
giocate pure
con i vostri sogni
e con i segni
in consapevolezza...
non fatevi giocare
in vece
dai maestri dei giochi
di potere...
non giocate la vostra libertà
di vivere la vita che voi siete
al tavolo dei molti carrozzoni
delle vite già pronte...
prima di andare fuori
veramente
sudatevi la vostra...
costa quello che costa
ma siamo noi i padroni...
finché non giunga il tempo
(lo auspico per voi)
in cui percepirete
di uscire a vostro modo...
...da questo brodo che ci rende vivi
da questa rete che ci tiene uniti
e perlopiù incantati
nel girotondo
del nostro mondo...